martedì 22 marzo 2016

Missione: Ritrovare il tempo perduto


I nostri lavori ci danno l’opportunità di stare in stretto contatto con i bambini e ragazzi di un po’ tutte le fasce d’età. E ci stupiscono la presenza massiccia di ragazzi “infelici”, nervosi, disubbidienti, che non stanno fermi, non ascoltano.

Ci siamo chieste il motivo del loro comportamento. Per fare questo abbiamo dovuto rifletter anche sul nostro. Come ci comportiamo noi? Quanto stiamo con loro? Ma soprattutto, siamo felici?

Ci siamo guardate dentro e abbiamo capito che siamo noi i primi ad essere nervosi e infelici. I nostri figli non fanno altro che assorbire e imitare i nostri sentimenti e comportamenti.

Giochiamo con loro solo per obbligo, perché abbiamo mille problemi in testa e tanti altri impegni da svolgere. Questo però il bambino lo percepisce. Comprende che in quel momento non siamo davvero con lui e si sente escluso, non amato.

Noi siamo in guerra con il mondo, in lotta contro il tempo e contro tutte le cose che ci piovono addosso come vere e proprie granate.  
“Non ho voglia”, “non riesco” sono diventate le nostre parole quotidiane perché siamo svuotati di tutte le energie e non riusciamo a impegnarci in altro. Non riusciamo a dedicare tempo ai nostri figli, ai nipoti, neppure al nostro cane. Questo non è una mancanza di responsabilità o di voglia, ma una vera e propria mancanza di tempo.

Tocca a noi adulti e genitori riprenderci il tempo e lo spazio per stare con noi stessi, con i nostri figli e con tutte le persone importanti che fanno parte della nostra vita. Non è un compito facile, ma dobbiamo impegnarci a farlo.


Se vogliamo avere più tempo, possiamo:

-     1)  Iniziare a programmare la nostra settima e a decidere cosa fare ogni giorno. Impariamo a mettere in agenda non solo gli impegni di lavoro ma anche cose importanti e piacevoli come l’appuntamento dalla parrucchiera o dall’estetista (non sottovalutiamo la sensazione di benessere che ci può regalare un buon taglio di capelli).

-      2)  Cerchiamo di dormire il giusto, ogni giorno. Iniziare la giornata ben riposati è fondamentale per avere le energie necessarie ad affrontare tutti gli impegni.

-     3)  Per dormire bene, impariamo a mangiare di meno la sera. Avere un’alimentazione sana è fondamentale per la nostra salute e quella dei nostri cari.

-      4)  Il weekend è sacro. Non pensiamo al lavoro, non leggiamo alle mail. In questi due giorni facciamo qualcosa che veramente ci piace e ci rende felice e cerchiamo di coinvolgere la nostra famiglia.






Incominciamo a fare questi quattro “passi” subito. La primavera è ormai arrivata e le giornate sono sempre più lunghe. Stiamo già aspettando con impazienza il caldo e dobbiamo essere pronti a godercelo davvero.


Ricordiamoci sempre che la felicità è una scelta quotidiana e trasmetterla ai nostri figli è fondamentale.

E’ tutto un circolo:


- Io sto bene e sono felice, sia a casa sia al lavoro 
- mio figlio sta bene ed è felice, a casa come a scuola 
- noi stiamo bene insieme, siamo una famiglia unita e felice, che sa affrontare la vita nel migliore dei modi.


GENERAZIONE SOCIAL

In collaborazione con l'Associazione Genitori dell'Istituto Comprensivo G. Solari,
Progetto Incontro invita tutti i genitori a partecipare al nuovo ciclo di incontri dal titolo

GENERAZIONE SOCIAL

giovedì 14 APRILE 2016
SMARTPHONE E PROFILO: quale esempio siamo per i nostri figli?

giovedì 21 APRILE 2016
STUDIARE, ASCOLTARE MUSICA, CHATTARE, DIGITARE: si può fare tutto insieme?

giovedì 28 APRILE 2016
TECNOLOGIA SENZA LIMITI: le opportunità e i rischi


Gli incontri si terranno dalle 20.30 alle 22.30 presso la Scuola Elementare di Albino.
La partecipazione è gratuita. 
Per informazioni e prenotazioni scriveteci all'indirizzo e-mail incontro.progetto@gmail.com.

Vi aspettiamo numerosi!!!


martedì 8 marzo 2016

Progetto Incontro Cambia

La continuità ci dà le radici; il cambiamento ci regala i rami, lasciando a noi la volontà di estenderli e di farli crescere fino a raggiungere nuove altezze. 
(Pauline R. Kezer)




Noi di Progetto Incontro parliamo spesso di cambiamento durante le nostre serate. Sappiamo che è il motore di ogni cosa. Cambiare significa conoscersi, crescere e migliorarsi. Il cambiamento non deve avvenire una sola volta nella vita ma più volte perché esso ci permette di trovare la nostra felicità. E come chiediamo spesso a voi di cambiare, così anche noi ci mettiamo in gioco. Sempre.

Il 2016 in particolare ci ha chiesto un grande sforzo di rinnovamento a livello lavorativo. Noi lo abbiamo accettato con entusiasmo e desideriamo comunicarlo a tutti voi che ci seguite.

1) Per prima cosa abbiamo cambiato sede e ci siamo trasferiti in via Mazzini 177, Albino. Abbiamo un ufficio bello e funzionale, dove opera la nostra Dott.ssa Cristina Zanga e dove potete venire a trovarci per avere qualsiasi informazione.

2) Abbiamo definito le nostre proposte formative e abbiamo creato dei pacchetti per rispondere meglio a tutte le vostre esigenze. Questi pacchetti hanno tre format diversi:

-format A, sono serate singole di approfondimento su temi specifici, quali la stima di sé, le regole, il limite;

-format B, è un ciclo di tre serate in cui si parla di corpo, identità, relazione o della presenza del digitale nella nostra vita e in quella dei nostri figli;

-format C, sono 3 percorsi di 3 incontri dove i temi del corpo, dell’identità e della relazione sono collegati tra loro per avere una visuale più completa del processo di crescita, di affermazione di sé e di relazione con l’altro che permettono la costruzione dell’identità.

3) Stiamo cambiando il blog per renderlo più chiaro e interessante a voi che lo leggete. Troverete tutte le nostre proposte formative, dei materiali gratuiti da scaricare e tanti nuovi articoli di educazione e attualità.

4) Abbiamo deciso di espanderci anche sui territori vicini con l’obiettivo di creare una rete di solidarietà e sostegno tra le famiglie della Val Seriana. Vogliamo mettere a disposizione la nostra professionalità, tutto il nostro studio e la nostra esperienza per promuovere, sostenere e diffondere buone pratiche educative in supporto a tutte le famiglie (albinesi e non solo) che nella quotidianità incontrano nuove e diverse difficoltà. 
La nostra grande idea è quella di una genitorialità condivisibile e, con il nostro lavoro, vogliamo offrire occasioni d’incontro e confronto sia tra i genitori, sia con figure professionali specifiche.

Tutti questi piccoli e grandi cambiamenti ci permettono crescere non solo a livello lavorativo ma anche personale. Queste novità stanno portando una ventata di aria fresca, tante nuove idee, tanta voglia di fare, di impegnarsi e lavorare per raggiungere i grandi obiettivi che ci siamo sempre dati. Siamo felici e soddisfatte e speriamo di trasmettere tutta questa energia anche a voi.

 Infine, vi lasciamo con una bellissima frase di Gandhi:

“Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo”.



martedì 1 marzo 2016

MARZO: Mamma, Papà... Io vorrei diventare un informatico!

"Mamma, Papà... Io non voglio fare il vasaio o il pastore. Io voglio diventare un informatico".

Sai tesoro, hai detto una cosa interessante. 
Col passare dei secoli, le società si sono trasformate fino a diventare sempre più organizzate, articolate e complesse. Nel tempo i lavori sono cambiati e le scelte per il futuro sono diventate più numerose. 

Per imparare tutto quello che serviva al proprio lavoro non bastavano più le conoscenze dei nonni o di mamma e papà. Ci voleva un maestro, anzi più maestri. Occorreva del tempo specifico per imparare cose sempre più complicate, servivano strumenti (ad esempio libri) e spazi pensati proprio per questo.

Per secoli solo alcuni hanno potuto dedicare tempo alla scuola, cioè a quel tempo "libero" da lavoro che permetteva di acquisire conoscenze specifiche. Erano privilegiati che spesso ricoprivano ruoli a livello politico e sociale. 
Col tempo, lo studio e la conoscenza sono diventati potenti strumenti per migliorare la propria situazione nel mondo. Studiare era un privilegio che sempre più persone volevano condividere. Qualcuno ha cominciato addirittura a pensare e a dire che studiare, che andare a scuola quindi, era un diritto per tutti. 

E' così che si è arrivati a fare delle vere e proprie leggi che hanno reso la scuola "OBBLIGATORIA". In modo da non lasciare nessuno senza questa grande opportunità.
La scuola quindi è diventata un diritto per sé e un dovere verso il proprio Paese.