martedì 2 febbraio 2016

FEBBRAIO: "Mamma, perché devo andare a scuola?"


Mamma, papà “Perché devo andare a scuola?”

Caro il mio ragazzo, è una lunga storia. Mettiti qui vicino a me e io proverò a spiegartelo. 

Prendi l’esempio di un pulcino: una volta uscito dall’uovo, comincia a zampettare da solo e da subito è in grado di procurarsi il cibo e quindi di sopravvivere.

Noi umani siamo creature un po’ più sofisticate: abbiamo bisogno di tante cure prima di diventare indipendenti ed è per questo che i genitori si occupano di noi per anni e anni. 
Se la società in cui il piccolo di uomo si trova a vivere è semplice e fondata su saperi tradizionali limitati (e quindi tramandabili di padre in figlio), le cure, le parole e gli insegnamenti dei genitori sono sufficienti a garantirsi un futuro sereno. 
Di fatto per tempi lunghissimi gli uomini delle società “primitive”, semplici, hanno fatto a meno della scuola. Il figlio del vasaio, una volta divenuto grandicello, imparava il mestiere del padre osservandolo lavorare e ascoltandone i consigli. 
Il figlio del pastore imparava a curare gli animali dando una mano a qualcuno più grande che già lo sapeva fare… E così via. 

Niente scuola. 
Si incominciava presto a lavorare!



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