Michael
Gerard BAUER
Ismaele deve fare i
conti col suo nome che stimola la presa in giro del bullo della scuola. La
parola storpiata si trasforma in arma per ferire ed avvilire, ma la parola ben
utilizzata può costituite anche una zattera che sa trarre in salvo nelle
situazioni difficili.
Così, attraverso la
riscoperta del significato e del valore di ogni singola espressione, il cammino
del protagonista si fa interessante e avventuroso, alla scoperta di se stesso,
degli amici più disparati e dei nemici che sembrano imbattibili.
Ma un buon
incoraggiamento consente a tutti di trovare il proprio posto e di far
sentire la propria voce, la propria parola.
Un invito anche a
leggere o rileggere Moby Dick.
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