giovedì 13 novembre 2014

LA CUCINA MAGICA

LA CUCINA MAGICA
Una favola per far mangiare i propri bambini

Giacomino non ama mangiare: i suoi genitori lo pregano e lo implorano ma senza successo. Una notte però il mago Famelicus visita la cucina di quella casa. «Sono stufo di sentire i capricci di questo bambino: si merita una bella lezione». E, fatto un incantesimo, sparisce. La mattina dopo, la mamma va in cucina a preparare il caffé, ma il barattolo sembra incollato al tavolo. Lo stesso accade con le tazzine, lo zucchero e i cucchiaini. Tira, forza e spingi, ma non c'è nulla da fare. Quando Giacomino va in cucina, richiamato da quel trambusto, vede il piatto di pasta al sugo che ha lasciato ieri a cena: affamato com'è, si mette in bocca un maccherone, e proprio in quel momento il barattolo del caffé fa un saltello. Tutti si girano stupiti. Giacomino mangia un altro boccone e la tazzina fa un balzo sul ripiano. Al terzo boccone, il cucchiaino salta da solo dentro la zuccheriera. Al quarto due bicchieri fanno un brindisi.  È proprio così: quando Giacomino mangia, gli oggetti della cucina si muovono da soli. Mette in bocca un altro boccone e la forchetta tintinna sul piatto; poi, al boccone successivo, l'olio e l'aceto si toccano facendo cin cin. «Questa cucina è stregata!», esclama papà. «Ma no, papà, sono solo io!», lo rassicura Giacomino, e per provarlo mette in bocca l'ultimo maccherone. In quel momento un uovo sul tavolo prende a rotolare veloce, sempre più veloce e viene afferrato al volo dalla mamma: «Bravo Giacomino! - dice la mamma - hai imparato a far muovere gli oggetti della cucina. E con questo uovo ti preparo una bella torta al cioccolato!».

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