G. Zullo,
Albertine
Questa è una storia preziosa, per le mamme e per i
papà. È una storia che riporta l’attenzione sui tesori che stanno dentro alle
cose di tutti i giorni.
Le prime pagine sono senza parole. Solo pagine di un
giallo deserto. La sabbia e una strada che la percorre. Nessun segnale di vita.
Ecco, all’orizzonte della terza pagina spunta un furgoncino, rosso, che viaggia
veloce sulla strada di sabbia.
Questa
storia inizia così. E poi ci dice che certi giorni sono diversi. Potrebbero
sembrare giorni qualunque. Ma hanno qualcosa in più. Sono due occhietti
bianchi, nel fondo del cassone del furgone. E ti guardano. Sono due lucette
bianche nel nero buio.
Sono
il qualcosa in più. Il dettaglio che è lì, non per essere notato, ma per essere
scoperto.
Un
dettaglio è un tesoro, se ci si concede il tempo di vederlo...appare. Nell'azzurro,
due esseri volano: uno ha le piume nere, l'altro una camicia a quadretti e la
tuta blu di coloro che lavorano. Guardano avanti, insieme.
Un
consiglio: dopo che i grandi si sono commossi davanti a questa storia-poesia
lasciate che siano i bambini a raccontarla, e a descrivere cosa accade nelle
pagine senza parole.
(Alice)
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