venerdì 21 febbraio 2014

I bambini fanno ciò che vedono


L’imitazione, l’atto di riprodurre i modi di fare, i gesti, l’aspetto, i comportamenti di un’altra persona, porta ad apprendere nuovi concetti, abilità ed aspetti del carattere. Soprattutto per i bambini, imitare è una forma di apprendimento, li aiuta a modellare il loro modo di fare ed essere.
L’imitazione, quindi, è un processo cognitivo e agisce su due piani, quello conscio e quello inconscio. Nei suoi studi sullo sviluppo del neonato, lo psicologo svizzero Jean Jean Piaget aveva già osservato come i piccoli imparino in fretta a rispondere per imitazione (Piangi? Piango. Ridi? Rido), già a 2 mesi, infatti, riescono ad imitare gesti anche senza aver ben chiaro a cosa servano. Più i bambini crescono più si specializzano nel loro imitare, dando un significato a quanto agiscono, imparando a cosa serve un gesto piuttosto che un altro. Imitano soprattutto le persone di riferimento, quelle di cui si fidano e a cui vogliono bene. Ed è proprio perché si fidano delle persone che imitano che, quando assumono un certo comportamento, istintivamente lo considerano corretto. “Se lo fanno mamma e papà andrà sicuramente bene!”.
Ecco perché è bene che gli adulti prestino molta attenzione a ciò che dicono e fanno, ricordandosi del fatto che bambini anche molto piccolo sono abilissimi nell'assorbire ogni atteggiamento, parola o gesto, corretto o errato che sia. Prima ancora di spiegare che un comportamento non è corretto, è bene mettere in discussione noi stessi, cercando di modificare proprio quegli atteggiamenti che non vorremmo mai vedere in nostro figlio.

(Sara)

Nessun commento:

Posta un commento