La parola scuola è di uso comune e molto frequente.
Da
giovani la si frequenta, da grandi ci si accompagnano i figli e i
nipoti. Se ne parla quotidianamente in moltissime famiglie, è oggetto di
interesse di studiosi e di politici....
Amata, discussa, criticata. Qualcuno direbbe anche odiata. In perenne riforma e iniseme radice della trasformazione.
Non si può certo dire che parlare di scuola sia cosa semplice!
Noi
di Progetto Incontro ci abbiamo provato. Non abbiamo la pretesa di
rispondere alle infinite questioni irrisolte, vorremmo invece
sollecitare la riflessione sul senso di questa realtà che coinvolge i nostri figli e noi in un cammino a volte faticoso, che vorremmo fosse arricchente e proficuo.
Mese dopo mese, vi accompagneremo in questo 2016 raccontandovi storie sulla scuola: com'era in passato, com'è adesso, perchè frequentarla e il senso profondo che ha.
GENNAIO
Il termine scuola deriva da una parola greca, scholé, che
significava “riposo, tempo libero”. Solo in seguito è passata ad indicare lo
studio, inteso evidentemente come un’attività piacevole, che si fa quando non
si è costretti ad occuparsi di altre cose più pesanti e noiose.
Eppure oggi non capita raramente di sentirsi domandare:
“Ma perché devo andare a scuola?”
Questo “ma” sta ad indicare proprio il disagio del dover accettare questa realtà di cui molti ragazzi farebbero tranquillamente a meno.
Ci siamo posti, allora, la stessa domanda: "A cosa serve la scuola?”
“Ma perché devo andare a scuola?”
Questo “ma” sta ad indicare proprio il disagio del dover accettare questa realtà di cui molti ragazzi farebbero tranquillamente a meno.
Ci siamo posti, allora, la stessa domanda: "A cosa serve la scuola?”
Le
risposte possono essere le più varie.... di sicuro il primo punto di
partenza per farlo è quello di riscoprire (anche se non sarà facile) il
senso profondo di questa esperienza.
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