Hans-Georg Noack
Roberto è il leader naturale di un gruppo di giovani uomini del sud che
decidono di cercare lavoro in Germania. Hanno un sogno comune, ma la dura
realtà della nuova vita all'estero li divide e spegne la loro speranza.
Benvenuto è il figlio maggiore di Roberto e, con il resto della famiglia
raggiunge il padre.
Nel
suo nuovo paese il ragazzo frequenta la scuola, svolge piccoli lavori, si innamora
e conosce altri ragazzi, italiani e tedeschi.
Ma la storia di Benvenuto non ha un finale consolatorio; al contrario ci mostra
con crudezza la fatica dell'integrazione. Ci fa sentire la pesantezza del
giudizio e del pregiudizio. Di quello stesso pregiudizio anti-straniero che
così spesso sentiamo oggi nelle nostre strade, sulla bocca dei nostri
connazionali. Rivolto non più a noi, ma a quelli che noi chiamiamo stranieri. E
che solo di rado facciamo sentire "benvenuti".
"Di certe cose ci si accorge solo quando mancano. Con gli uomini non è
tanto diverso. A noi stranieri qui farebbero davvero attenzione solo se
all'improvviso non ci fossimo più. E' cosi."
(Paola)
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