lunedì 3 febbraio 2014

Il cavaliere inesistente

IL CAVALIERE INESISTENTE
Italo Calvino


In questo libro i viaggi e le avventure si intersecano con fantasia e originalità, svelando un mondo che ci fa sorridere, ci coinvolge, ci stupisce e ci interroga ad ogni nuova pagina.
Non è facile condensare in qualche riga la storia presentata, che vede muoversi sullo scenario degli accampamenti e dei campi di battaglia dei paladini di Carlomagno diversi personaggi, tutti un po’ protagonisti, proprio come lo siamo noi, gli uni a fianco degli altri, nella vita di ogni giorno.
Mi sembra importante però fermarmi un momento sulla figura di Agilulfo, il cavaliere inesistente appunto.
In effetti egli è costituito dalla sua bianca e perfetta armatura, sempre lucida e in ordine, proprio come i pensieri che contiene.  Agilulfo non possiede un corpo come tutti gli altri paladini di Francia, è costituito da un concentrato di forza di volontà che lo spinge a porre ordine ad ogni passo, a dare una forma chiara al caos delle cose che lo circondano per non perdersi in esse e svanire.
Per il cavaliere inesistente non c’è riposo, non c’è stanchezza, non c’è fame… ma non ci può essere neppure amore, passione, sentimento. La solitudine è la compagna della sua vita; la solitudine che segna la sua perpetua ricerca dell’ordine, della certezza, della perfezione. Che non esiste, appunto. Per fortuna.


(Paola)

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