Luisa Mattia
Ti chiami lupo gentile è un romanzo
che parla di riscatto, di una vita che pare definitivamente avviata verso il
mondo della criminalità, ma che coglie l'occasione di entrare in crisi e
riorientarsi.
Ci sono molti libri che ci avvicinano
al mondo dell'adolescenza, ma in questo ho trovato una leggerezza e insieme una
profondità davvero affascinanti. Questa narrazione, che anche attraverso il
linguaggio ci introduce nel mondo della gioventù marginale, ha la capacità di
farci scoprire, al di là dei pregiudizi, le richieste che si levano da ragazzi
che apparentemente disprezzano gli adulti che li circondano e tutte quelle che
possono avere anche solo una parvenza di regole. Eppure, proprio da loro emerge
un forte bisogno normativo, che si traduce spesso in un universo di regole
“altre” rispetto a quelle della società, più forti, più dure, che si possono
infrangere solo pagando un prezzo altissimo. Attraverso la vicinanza alla vita
di Claudio e dei ragazzi della spiaggia, anche noi possiamo cogliere la
solitudine di molti ragazzi, la fatica e la voglia di trovare amici, di
identificarsi e appartenere a un gruppo, di avere una guida. E in questa
fatica, in questa lotta per non essere annientati nell'anonimato, tipica del
periodo adolescenziale, possiamo sentire forte il desiderio di avere un
“padre”.
(Paola)
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