David Grossman
Qualcuno con cui correre è un libro
duro eppure di una tenerezza quasi avvolgente, che coinvolge e commuove fino
alle ultime pagine. Potrebbe capitare anche a chi legge di sentirsi trascinati
dalla storia, che si dipana a poco a poco dal groviglio iniziale di personaggi
ancora poco definiti, proprio come Assaf viene trascinato per le vie tortuose
di Gerusalemme dal cane di cui deve ritrovare il proprietario.
Si comincia avvicinando il giovane
Assaf che si trova coinvolto, suo malgrado, in una situazione apparentemente
banale (ritrovare il proprietario di una cagna abbandonata o perduta) ma via
via sempre più intricata e misteriosa. E' l'animale a guidarlo, ma in modo
disordinato e scomposto, correndo appunto da una strada all'altra, tra piazze,
negozi, mercati, inseguendo tracce che si dileguano e si ripresentano senza
disegnare un vero e proprio percorso. E il giovane non oppone resistenza,
fidandosi del fiuto di Dinka.
Anche la scrittura di Grossman procede
con un andamento simile, accompagnando un personaggio verso altri ed
abbandonandolo poi temporaneamente per avvicinarne un altro e un altro ancora,
fino a lasciar trasparire con sempre maggior chiarezza una vicenda che si snoda
attorno a due adolescenti alle prese con la vita e i suoi drammi.
(Paola)
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