lunedì 27 gennaio 2014

Oggi mi va di sognare

 OGGI MI VA DI SOGNARE
Anna Gavalda

Lettura consigliata a genitori, educatori e ai ragazzi a partire da 11 anni


"Odio la scuola. 
È la cosa che più odio al mondo.
Mi rovina la vita".

Comincia così "Oggi mi va di sognare", con le parole semplici e schiette di un ragazzino di tredici anni che frequenta la prima media. 
Evidentemente "non è portato per lo studio"!
Il racconto è veloce e coinvolgente: ci offre infatti una prospettiva diversa sulle difficoltà scolastiche e sui piccoli e grandi drammi che queste possono comportare. Ma ciò che riveste maggior interesse è proprio il punto di vista: quello del ragazzino che, con estrema lucidità, ci mostra la miopia di un'istituzione che non sempre sa valorizzare una risorsa enorme e preziosa per lo sviluppo della conoscenza. Quale? Le mani.
Lavorare con le mani ci permette di stimolare moltissime terminazioni nervose e quindi di sviluppare l'intelligenza. 
Un bimbo, o un ragazzo, che usa le sue mani per riparare, assemblare, decorare o costruire, scopre in se stesso la soddisfazione del fare, e quindi del pensare e progettare, dello scegliere e organizzare. Per fare bene. Per fare meglio.
Non  sottovalutiamo il lavoro e la manualità, anzi proponiamoli spesso, in casa, nel gioco e, dove possibile, a scuola.



(Paola)

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